Bonus Ristrutturazioni su più immobili: scopri la regolamentazione

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La legge di Bilancio 2022 ha confermato gli incentivi e le detrazioni fiscali del Bonus Casa. Fra queste, è stata prolungata la scadenza del Bonus Ristrutturazioni. È possibile quindi usufruire dell’incentivo fiscale per lavori di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2024. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona la detrazione, i lavori ammessi e chi può richiedere il bonus.

Cos’è il Bonus Ristrutturazioni?

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale che rientra fra i Bonus Casa per il miglioramento edilizio. In particolare, questa tipologia di bonus prevede la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF per i lavori di manutenzione e riqualificazione edilizia effettuati sia su edifici singoli che condominiali. Per usufruire del bonus è necessario essere in possesso dei requisiti richiesti e aver svolto determinate tipologie di lavori edili. La detrazione è valida per le spese sostenute da giugno 2012 fino a dicembre 2024. Il tetto massimo di spesa che può essere detratto è fissato dalla legge a 96.000 euro, che andrà poi ripartito in dieci quote annuali di pari importo.

Come funziona?

Come abbiamo precedentemente visto, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% sulla dichiarazione dei redditi; ma vi sono altre modalità per applicare il Bonus Ristrutturazioni?

Ci sono alcune novità in merito all’utilizzo del bonus, introdotte dalla stessa legge di Bilancio 2022. L’esecutivo ha infatti concesso, come per altri Bonus Casa, la possibilità di:

  • richiedere lo sconto in fattura al fornitore che ha svolto i lavori;
  • effettuare la cessione del credito per un importo uguale a quello della detrazione spettante.

Più possibilità quindi di utilizzare il Bonus Ristrutturazione, ma con controlli più serrati. Infatti, proprio per diminuire le frodi nel settore edilizio, è necessario richiedere ai tecnici abilitati il visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese per poter cedere il credito o ottenere lo sconto in fattura. Questi documenti devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate, tramite appositi moduli, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento delle spese sostenute. In questo modo, il professionista dichiara di aver effettuato un primo controllo sull’effettiva esistenza dei requisiti per avere diritto al Bonus Ristrutturazioni. 

I lavori ammessi per usufruire del Bonus Ristrutturazioni

Per poter accedere al Bonus Ristrutturazioni è necessario svolgere determinate tipologie di lavori, elencati nell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia). In particolare, l’articolo prevede lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sia sui condomini che sulle singole unità immobiliari.

Rientrano quindi fra i lavori che permettono di accedere al bonus, per esempio, la sostituzione di infissi e serramenti, il rifacimento di scale o gli interventi per l’efficientamento energetico (come la sostituzione della caldaia o dell’impianto di condizionamento).

Chi può richiedere l’agevolazione fiscale?

Tutti i cittadini soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, sia che essi siano residenti o meno in Italia, possono richiedere il Bonus Ristrutturazioni. Oltre al proprietario dell’immobile, la legge prevede che la detrazione spetti anche agli altri soggetti che sostengono le spese. Fra questi soggetti rientrano:

  • i titolari di un diritto di godimento sul bene, fra cui l’usufrutto o l’abitazione;
  • i locatari, cioè gli inquilini dell’immobile;
  • i condomini;
  • i soci di cooperative o imprenditori individuali.

La detrazione può essere richiesta anche da chi acquista immobili a uso abitativo ristrutturati. In questo caso, l’acquisto della casa deve avvenire entro 18 mesi dal termine dei lavori. 

Per concludere

Il Bonus Ristrutturazioni è un incentivo fiscale che va ad agevolare i cittadini per interventi di manutenzione edilizia e riqualificazione energetica. Si tratta di uno strumento messo a disposizione dallo Stato che sicuramente può tornare utile per svolgere lavori alle proprie abitazioni in ottica green, consentendo di ottenere benefici soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi energetici.

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