NPL: i crediti deteriorati nel mercato immobiliare
Edrasis: il player veronese nel settore NPL con sottostante immobiliare
Nel 2021 sono state registrate nel mercato nazionale transazioni NPL per circa 33 miliardi di euro; il primo semestre dell’anno in corso si è concluso con un trend in linea con le aspettative, evitando nuovi picchi di flussi di crediti deteriorati. Le previsioni per il 2023-2024 delineano un andamento crescente di NPL, complice anche il particolare momento storico che l’Europa si trova ad affrontare, segnato da una pandemia non ancora terminata, una situazione geopolitica internazionale dominata dalla crisi russo-ucraina ed energetica e dall’inflazione che continua a persistere.
NPL: cosa sono e come vengono classificati
Il termine Non Performing Loans individua una tipologia di crediti definiti come “deteriorati”: si tratta della categoria delle criticità di credito più ampiamente definite NPE (Non Perfoming Exposures), ovvero debiti (come mutui, prestiti o finanziamenti) nei confronti di istituti bancari a cui i debitori non sono più in grado di far fronte a causa di elementi oggettivi (come, ad esempio, crisi del lavoro, etc…) o soggettivi.
L’incapacità di estinguere il debito può riguardare il capitale ottenuto in prestito, gli interessi che derivano dal finanziamento o entrambi.
I Non Performing Exposures vengono solitamente suddivisi in tre categorie determinate in base alla probabilità che il credito venga recuperato. Fra gli NPE troviamo le esposizioni scadute (Past Due), crediti scaduti e che hanno superato i 90 giorni dal termine prestabilito per il pagamento del debito; le inadempienze probabili (Unlikely To Pay), ovvero tutti quei crediti che la banca ritiene improbabili da incassare senza un intervento attivo o un’azione (anche esecutiva) di recupero; e le sofferenze (Non Performing Loans), vale a dire crediti difficilmente recuperabili o financo inesigibili.
Edrasis Group e la gestione integrata del portafoglio NPL e UTP
Cosa si intende quando si parla di NPL immobiliari o in ambito Real Estate? Si tratta sempre di crediti deteriorati che riguardano però situazioni di credito con sottostante garanzia immobiliare. Proprio perché garantiti da un bene tangibile, gli NPL immobiliari possono rappresentare asset class di maggiore interesse per gli investitori, anche istituzionali, che si pongono come obiettivo la valorizzazione del sottostante immobiliare, ad esempio, tramite REOCO.
Si è assistito a un aumento nell’ultimo semestre di NPL e UTP
Nel 2022 gli NPL sono però stati sorpassati dagli UTP. Tale sorpasso ha evidenziato un nuovo quadro che vede crescere gli UTP e i “nuovi” NPL post-Covid. Questo implica l’apertura di uno scenario di disposal da parte degli istituti bancari sui propri crediti, imponendo al contempo enorme sforzo di analisi dei crediti che effettivamente possono classificarsi a sofferenza o, di contro, rimanere UTP; ciò anche ai fini regolamentari e di comunicazioni della Banca D’Italia.
Nello scenario post-Covid, vediamo un aumento dei volumi di UTP e NPL con calendarizzazione di transazioni e cessioni di portafogli, tanto sul mercato primario quanto su quello secondario, riattivando l’industria del servicing. Gli operatori attuali sono diversificati: banche che si strutturano con attività di servicing in-house, investitori (anche stranieri) che consolidano realtà captive, ma anche servicer indipendenti come Edrasis Group, unica nel suo genere perché non legata a investitori o banche. Ogni servicer ha strategie di recupero proprie, la nostra è quella di lavorare alla valorizzazione dell’asset immobiliare sottostante grazie a interventi con REOCO ed operazioni di cartolarizzazione immobiliare. Accompagniamo la pratica a un punto di convergenza tale da permetterci di raggiungere l’obiettivo dell’investitore e (contestualmente) al debitore di sdebitarsi, riaccedendo al credito il prima possibile. Il tutto con il valore aggiunto di intervenire nel dare nuova vita al patrimonio Real Estate già esistente (magari nell’ottica di azioni di green marketing).
