Di recente è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la normativa di riferimento per la proroga delle agevolazioni fino al 2025. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità più importanti e gli aggiornamenti che hanno interessato questa agevolazione fiscale.
Confermata la proroga del Superbonus differenziata per tipologia di abitazione
Prima di andare ad analizzare nel dettaglio gli ultimi aggiornamenti della proroga del Superbonus 110%, facciamo un po’ di chiarezza.
Il Superbonus è stato introdotto a maggio del 2020 con il D. L. denominato “Rilancio”: una misura di agevolazione e di incentivi per il cittadino, studiata al fine di rendere più efficienti e sicure le proprie abitazioni. La manovra prevede quindi la detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e di installazione di impianti fotovoltaici.
Visto il grande entusiasmo con cui è stata accolta questa misura e l’elevato numero di cittadini che vi ha aderito, il Governo, con la Legge di Bilancio 2022, ha deciso di prorogare il Superbonus con scadenze però differenziate che variano in base alla tipologia di immobile. La proroga, infatti, cambia a seconda della tipologia di immobili, come abitazioni unifamiliari o condomini ed edifici formati da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.
Per quanto riguarda le case singole, la detrazione del 110% è prorogata fino al 31 dicembre 2022, a patto che, entro il 30 settembre dello stesso anno vengano completati almeno il 30% dei lavori di efficientamento.
Per i condomini e gli edifici formati da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, invece, la proroga del Superbonus sarà fino al 31 dicembre 2025. La detrazione della spesa spetterà nelle seguenti misure:
- 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
- 70% per le speso sostenute nel 2024;
- 65% per le spese sostenute nel 2025.
Infine, va prestata molta attenzione alla tipologia di interventi necessari per ottenere il Superbonus: non tutti i lavori rientrano nella detrazione del 110% e, per godere del bonus, va effettuato almeno un intervento denominato “trainante”. In questa categoria troviamo, ad esempio, l’isolamento termico dell’edificio e la sostituzione di impianti termici con impianti centralizzati.
Le novità del Decreto Antifrode per la cessione del credito
Per i cittadini che decidono di usufruire del Superbonus ci sono due soluzioni. La prima è quella di richiedere lo sconto in fattura: in questo modo l’impresa che si è occupata dei lavori vi applicherà uno sconto fino al 100% del valore della fattura. All’azienda verrà poi riconosciuto un credito di imposta pari al 110% dell’importo dello sconto applicato. L’alternativa allo sconto in fattura è quella di farsi carico del costo dei lavori e decidere in seguito se sfruttare la detrazione per il pagamento delle tasse o se cedere il credito d’imposta.
Se fino a prima della proroga del Superbonus la cessione del credito era illimitata, nel 2022 cambiano le regole. L’esigenza nasce dalla volontà di contrastare e ridurre le frodi nell’ambito del Superbonus e degli altri bonus edilizi. Le nuove regole sono state attuate con l’approvazione del Decreto Antifrode e prevedono la cessione del credito fino ad un massimo di tre volte. La prima cessione sarà libera, ma dalla seconda in poi bisognerà interfacciarsi solamente con istituti di credito, compagnie assicurative, Poste Italiane o altri intermediari finanziari. Inoltre, viene assegnato da parte dell’Agenzia delle Entrate un codice identificativo ai crediti fiscali: in questo modo sarà sempre possibile tracciare il credito e risalire alla sua origine per verificare che derivi da un intervento edilizio effettuato realmente e correttamente.
Il Decreto prevede anche una successiva quarta cessione che potrà essere effettuata solo da parte degli istituti di credito verso soggetti che abbiano un contratto di conto corrente con lo stesso istituto.
Per concludere
Il Superbonus 110% è un incentivo fiscale vantaggioso sia per i cittadini, che hanno la possibilità di effettuare degli interventi sulla propria abitazione con delle agevolazioni; sia per le imprese che effettuano i lavori, che nel giro di un paio di anni hanno avuto un aumento non indifferente di richiesta da parte del mercato; sia per gli istituti di credito che, grazie alla possibilità di cessione del credito, hanno visto una ripresa negli investimenti in questo settore. Tuttavia, non sempre la normativa che disciplina il funzionamento e le scadenze del Superbonus risulta essere semplice da interpretare. Molte volte, per una piccola svista, si rischia di non riuscire ad usufruire del bonus e dei suoi vantaggi.
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